Kalmia Latifolia

Kalmia Latifolia

Kalmia Latifolia

Classe di appartenenza del Farmaco: Vegetale

Che cos’è (Denominazione Scientifica:Kalmia Latifolia L., alloro di montagna.

Il farmaco è ottenuto a partire da / come si presenta : Kalmia Latifolia L., è un arbusto a foglie larghe della famiglia delle Ericacee, originario dell'America del Nord.La tintura madre viene preparata con le foglie fresche raccolte al momento della fioritura e contiene tanninie numerosi flavonoidi

USI DEL FARMACO IN OMEOPATIA

  • nevralgie folgoranti (facciali, sciatiche, dolori zosteriani prima o dopo l'eruzione);
  • palpitazioni correlate a intervento chirurgico sulla valvola mitrale;
  • dolori folgoranti nelle radicolonevriti (infiammazione che colpisce la radice spinale e i nervi che ne prendono origine) dell'angor reumatico complicato.
  • Angina. Aritmia. Artrite. Borsite. Cefalea. Fibrosite. Gotta. Malattia valvolare cardiaca. Nevralgia - facciale, intercostale, ecc
  • Soggetto nevralgici e reumatici.
  • Acuti:
    il reumatismo articolare acuto e le sue complicazioni cardiache, la gotta, l'intossicazione tabagica, le nevralgie
  • Ereditari:
    lo psoro-tubercolismo (alternanza ed erraticità dei disturbi)
  • Peggioramento:
    con il movimento, durante la prima parte della notte, dall'alba al tramonto con intensità massima a mezzogiorno, giacendo sul lato sinistro e piegandosi in avanti (disturbi cardiaci).
  • Miglioramento:
    con il riposo, giacendo sul dorso, mangiando
  • I dolori si estendono dall'alto verso il basso (sia come irradiazione del dolore che come interessamento di nuove articolazioni e gruppi muscolari quando la malattia progredisce in senso caudale).I dolori aumentano e diminuiscono durante il giorno, con il sole, sebbene alcuni casi possano avere un aggravamento durante la notte.Freddoloso. Il freddo produce aggravamento
  • Testa:
    Nevralgia facciale, specialmente sul lato destro. Nevralgia post-erpetica.Cefalea che si estende dal collo o dal dorso alla testa
  • Occhi:
    Rigidità attorno a occhi e palpebre.Irite.Dolori attorno agli occhi, peggiorati durante il giorno, peggiorati muovendo gli occhi.
  • Faccia:
    Dolore al volto, di solito grave, si estende ai denti o attorno agli occhi.
  • Torace:
    Dolori reumatici, peggiorati stando seduto, migliorati muovendosi
    Dolori agli arti inferiori, alle caviglie, al tendine di Achille, alle ginocchia
    Spasmi muscolari
  • Estremità:
    Dolori artritici che si irradiano verso il basso.
    Dolori articolari che si muovono coinvolgendo progressivamente le articolazioni dall'alto verso il basso.
    Artrite improvvisa, grave, acuta, peggiorata alla notte, peggiorata col movimento.
    Dolore alla spalla, specialmente quando il dolore si estende a gomito, polso o mano.
    Borsite.
    Dolore al ginocchio e infiammazione

Rimedi complementari:

  • Diatesici: SULFUR IODATUM, TUBERCULINUM
  • Sintomatici: ACIDUM BENZOICUM, SPIGELIA
  • Di fondo: SULFUR IODATUM, TUBERCULINUM.
  • Verso il miglioramento: PULSATILLA, SULFUR IODATUM
  • Verso il peggioramento: ARSENICUM ALBUM, PSORINUM.
  • Prima diluizione utilizzata: 9 CH
  • In acuto: dalla 9 alla 15 CH, 5 granuli da due a quattro volte al dì, aumentando il numero di somministrazioni in base alla frequenza delle crisi secondo il parere del medico o del farmacista

1.In un soggetto predisposto alle nevralgie o ai reumatismi, in occasione di un episodio reumatico acuto o delle sue complicanze cardiache, o di un attacco di gotta, o di tabagismo o di nevralgie; di preferenza in uno psoro-tubercolinico.
2.Alternanza di dolori reumatici e disturbi cardiaci.
3.Dolori reumatici o nevralgici, acuti e lancinanti o a fitta, folgoranti erratici, con acuzie, dal centro allaperiferia, dall'alto in basso, con ingorgo delle regioni colpite e sensazione di intensa debolezza generale.
4.Dolori nevralgici dopo soppressione di una eruzione vescicolosa (zoster).5.Peggioramento con il movimento, durante la prima parte della notte, giacendo sul lato sinistro o piegandosi in avanti (disturbi cardiaci). Miglioramento con il riposo, giacendo sul dorso, mangiando.6.Nevralgie facciali con dolore oculare e orbitario peggiore al lato destro, tensione dei muscoli oculari e palpebrali aggravati dal minimo movimento dei globi oculari.
7.Dolori nevralgici o reumatici peggiori nella prima parte della notte; dolori ossei e periostei (tibia).
8.Dolori precordiali acuti con soffocamento: palpitazioni aggravate stando sul fianco sinistro o piegandosi in avanti, al minimo movimento; polso debole, irregolare e bradicardico, a volte poco percettibile.9.Il Reumatismo Articolare Acuto (infiammazione acuta da complicanza di infezione alla gola) con articolazioni calde, rosse, edematose, dolori sordi, lancinanti, costrittivi o con sensazione di stiramento.10.Dermatosi vescicolosa con sensazione di tensione locale della pelle, ingorgo e dolori nevralgici, soprattutto dopo soppressione di eruzi

Morrison R.: Manuale guida ai sintomi chiave e di conferma. 1998. Bruno Galeazzi. Bassano del Grappa.
Demarque D. et al.: Farmacologia e materia medica omeopatica. 2013. Tecniche Nuove. Milano.
Zissu‑Guillaume: Materia medica omeopatica. 1996. Marrapese Editore.

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