
BOIRON MEZEREUM 30 CH GRANULI TUBO MULTIDOSE 4g
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Classe di appartenenza del Farmaco: Vegetale
Che cos’è (Denominazione Scientifica: Daphne mezereum L
Il farmaco è ottenuto a partire da / come si presenta Piccolo arbusto della famiglia delle Dafnoidi che cresce nei boschi e nelle siepi delle regioni montuose dell'Europa e dell'Asia del Sud.
La tintura madre viene preparata con la corteccia raccolta in primavera, prima che spuntino i fiori.
Tra le sostanze in essa presenti figurano un eteroside (la dafnina), da cui si ricava l'ombrelliferone, e una resina molto acre, la mezeriina, che contiente principi dipertenici irritanti.
USI DEL FARMACO IN OMEOPATIA
1.Sequele di scomparsa e si soppressione di eruzioni cutanee, soprattutto post-vacciniche, o di abuso di medicamenti mercuriali, in particolare in uno psorico o in un luesinico.
2.Fondo di tristezza fino alla malinconia con indifferenza verso tutti e se stesso; debolezza di memoria soprattutto dei fatti recenti. (Accessi di irritabilità con suscettibilità; cefalea da vessazione).
3.Alternanza di siturbi cutanei con altri più gravi; l'esteriorizzazione delle manifestazioni cutanee migliora lo stato generale e quello psichico.
4.Secrezionni urenti con tendenza ulcerativa.
5.Dolori urenti accompagnati o seguiti da sensazione di ingorgo.
6.Peggiora di notte, con il toccamento, con il calore del letto, i bagni caldi (pelle), freddo umido e variazioni di tempo, tempo piovigginoso (nevralgie).Migliora all'aria aperta, il freddo (pelle), il calore (nevralgie ed ossa), il latte (stomaco).
7.Diverse manifestazioni dopo soppressione di una eruzione: sordità (eruzioni del cuoio capelluto), nevralgie facciali violente che precedono il lavaggio; disturbi gastrici.
8.Dolori urenti delle ossa del naso e della faccia; carie dentarie o piorrea con sensazione di denti troppo lunghi.
9.Dolori nevralgici o reumatici o osteoperiostei (tibia) con infiammazione e necrosi che peggiorano di notte, con il calore del letto, al minimo contatto.
10.Prurito sine materia, intollerabile, generalizzato, erratico sotto l'effetto del grattamento; eruzioni vescicolose vescicolo-pustole urenti con croste bianche, spesso sotto le quali si raccoglie pus giallastro che lascia una ulcerazione sanguinante e maleodorante
Morrison R.: Manuale guida ai sintomi chiave e di conferma. 1998. Bruno Galeazzi. Bassano del Grappa.
Demarque D. et al.: Farmacologia e materia medica omeopatica. 2013. Tecniche Nuove. Milano.
Zissu‑Guillaume: Materia medica omeopatica. 1996. Marrapese Editore.