Rumex Crispus

Rumex Crispus

Rumex crispus

Classe di appartenenza del Farmaco: Vegetale

Che cos’è (Denominazione Scientifica: Rumex Crispus L., Romice Crespa, Lapazio

Il farmaco è ottenuto a partire da / come si presentaRumex crispus L., la romice cresca, è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Poligonacee che può raggiungere un metro di altezza grazie alla sua radice carnosa tuberosa. Molto comune nelle regioni temperate dell'Europa e di tutto il mondo, cresce nei prati e ai bordi dei sentieri. La tintura madre viene preparata con la radice allo stato fresco e contiene tannini e tannoidi responsabili dell'effetto antidiarroico, oltre ai derivati antracenici. In questa pianta è presente un composto organico ferruginoso contenente fosforo.

USI DEL FARMACO IN OMEOPATIA

  • coriza acuta
  • laringotracheiti acute e croniche con tosse provocata o peggiorata dall'inspirazione di aria fredda
  • coriza acuta
  • prurito soprattutto svestendosi
  • Bronchiti. Laringotracheiti. Orticaria.
  • Soggetto freddoloso che teme il freddo perché si raffredda per nulla.
  • Acuti:
    esposizione all'aria fredda (secca o soprattutto umida).
  • Peggioramento:
    con il freddo, respirando aria fredda, i bagni freddi, scoprendosi, di sera (eccetto la diarrea che insorge la mattina presto), stando sul lato sinistro.
  • Miglioramento:
    con il caldo, coprendosi il viso (per evitare di respirare l'aria fredda), stando sul lato destro..
  • Aggravamento generale con aria fredda o all'aria aperta, scoprendosi o svestendosi, ai cambi di temperatura sia in aumento che in diminuzione.
  • Laringe:
    Sensazione di escoriazione nella laringe o nella trachea, peggiorata all'aria aperta. Abbondante produzione di muco, specialmente nelle vie aeree superiore che deve essere espulso con la tosse. Kent lo menziona in caso di laringite tubercolare. Catarro, irritazione e muco denso in laringe
  • Gastro-intestinale:
    Senso di pienezza nello stomaco che sale alla gola e provoca la tosse. Diarrea, specialmente diarrea mattutina.
  • Torace:
    Tosse peggiorata con il freddo o all'aria aperta, scoprendosi, inspirando, da respiro irregolare, parlando, ridendo.Tosse peggiorata specialmente al mattino al risveglio o alle ore 23, toccando o premendo sulla laringe o sulla gola, con il cambiamento di temperatura (da caldo a freddo o da freddo a caldo).L'aria fredda provoca un solletico in gola, provocando la tosse.Tosse migliorata succhiando una caramella, bevendo. Tosse secca, solleticante. Laringite con spasmo. Pertosse.
  • Cute:
    Prurito marcato appena si scopre o si sveste

Rimedi complementari:

  • Diatesici: PSORINUM, DROSERA, TURBERCOLINUM (tosse o diarrea dei tubercolinici)
  • Sintomatici: NATRUM SULFURICUM (dolore al polmone sinistro), DULCAMARA (adeniti sensibili all'umidità)
  • Di fondo: PSORINUM, DROSERA, TURBERCOLINUM.
  • Verso il miglioramento: SULFUR
  • Verso il peggioramento: ARSENICUM ALBUM, PHOSPORUS.
  • nessuno.
  • BELLADONNA, CAMPHORA, CONIUM, HYOSCYAMUS, LACHESIS, PHOSPORUS.
  • Prima diluizione utilizzata: 5 CH.
  • In acuto: 5 o 7 CH, 5 granuli da due a quattro volte al d

1.In un soggetto freddoloso che teme il freddo perché si raffredda per nulla ed in occasione di esposizione all'aria fredda.
2.Estrema sensibilità all'aria fredda (coriza, raucedine, tosse).
3.Aggravamento con il freddo, l'aria fredda, respirando l'aria fredda, scoprendosi, i bagni freddi, il movimento, stando sul lato sinistro, la sera (salvo la diarrea).
4.Miglioramento con il caldo, coprendosi il viso, stando sul lato destro.
5.Tosse secca, continua titillamento soprassegnale, spossante che peggiora alla minima inalazione di aria fredda, provocata o aggravata dalla pressione della regione soprassegnale, la sera stando sul lato sinistro e migliora con il caldo; a volte con associata incontinenza urinaria.
6.Coriza: secchezza poi irritazione con sternuti; rinorrea e irritazione alla gola; coriza fluente o densa; rinorrea retrofaringea di mucosità gialle.
7.Sensazione di ferita tracheale tossendo, dolore da abrasione retro o sottoclaveare peggiorato ad ogni inalazione di aria fresca. Tosse mangiando che peggiora parlando con sensazione di scuotimento cefalico.
8.Gastralgie irradiate al torace, flatulenza, nausea o rigurgiti dopo assunzione di carne (con prurito), aggravate parlando e muovendosi.
9.Diarrea mattutina, presto, imperiosa ma indolore, abbondante, brunastra, spesso con tosse.
10.Prurito a livello degli arti inferiori, spogliandosi e con l'esposizione al freddo, dopo aver mangiato carne che aggrava il prurito; migliora con il caldo.

Morrison R.: Manuale guida ai sintomi chiave e di conferma. 1998. Bruno Galeazzi. Bassano del Grappa.
Demarque D. et al.: Farmacologia e materia medica omeopatica. 2013. Tecniche Nuove. Milano.
Zissu‑Guillaume: Materia medica omeopatica. 1996. Marrapese Editore.

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