Ruta Graveolens

Ruta Graveolens

Ruta Graveolens

Classe di appartenenza del Farmaco: Vegetale

Che cos’è (Denominazione Scientifica: Ruta graveolens L., Ruta

Il farmaco è ottenuto a partire da / come si presenta : Si utilizzano le sommità fiorite per preparare la tintura madre che contiene:
–rutine (quercetolo e ramnoglucosidi ad azione venotonica);
–oli essenziali attivi sulle dermatosi;
–sostanze ad attività antivirale;
–alcaloidi ad attività antimicrobica e antimicotica.

USI DEL FARMACO IN OMEOPATIA

  • Contusioni del periostio.
  • Distorsioni semplici o complicate, con strappo dell'inserzione ossea del tendine e dei legamenti.
  • Lussazioni, tendiniti, periostiti, periartriti, esostosi postraumatiche
  • Cisti sinoviali del polso, nodosità dei legamenti e dei tendini.
  • Lombalgie, lombosacralgie e sciatiche lombari, che peggiorano con il riposo e migliorano con il movimento
  • Traumi sacrali e coccigodinia
  • Contusioni del periostio.
  • Distorsioni semplici o complicate, con strappo dell'inserzione ossea del tendine e dei legamenti.
  • Lussazioni, tendiniti, periostiti, periartriti, esostosi postraumatiche
  • Cisti sinoviali del polso, nodosità dei legamenti e dei tendini.
  • Lombalgie, lombosacralgie e sciatiche lombari, che peggiorano con il riposo e migliorano con il movimento
  • Traumi sacrali e coccigodinia
  • Astenopia (affaticamento oculare) e turbe dell'accomodazione.
  • Affaticamento visivo provocato dall'esecuzione di lavori minuziosi con un'illuminazione insufficiente.
  • Artrite. Affaticamento degli occhi. Borsite. Cefalea, Distorsioni. Distorsioni muscolari. Disturbo da attacchi dipanico. Fibrosite. Lombalgia. Neuroma. Nevralgia. Prolasso rettale. Sciatica. Tendinite. Traumi al periostio e ai tendini
  • Soggetto sanguigno, robusto, irritabile
  • Malattie e disturbi a seguito di traumatismi o di affaticamento muscolare. Traumi dei tendini o del periostio.Sforzo visivo dovuto all'esecuzione di lavori minuziosi con illuminazione insufficiente.
  • Peggioramento:
    con il riposo giacendo o seduto, con il freddo umido, con il tatto.
  • Miglioramento:
    con il movimento, con il caldo e con il cambiamento di posizione.
  • Generalmente rigido su tutto il corpo.Facilmente affaticato, peggiorato dallo sforzo.Aggravamento generale con il tempo freddo, umido.Miglioramento generale stando sdraiato (alcuni dolori possono peggiorare stando sdraiato).Indolenzimento della parte su cui giace.Traumi al tessuto connettivo, ai tendini e al periostio.Irrequietezza
  • Pazienti ansiosi, irritabili, rigidi.Torpore mentale e avversione a pensare.Sospettoso. Pieno di rimorsi. Litigioso.Disturbi d'ansia e di panico con paura della morte che si presenta specialmente in corso di febbre o se surriscaldato
  • Testa:
    Vertigini, peggiorate alla sera, peggiorate stando seduto a lungo.Affaticamento degli occhi; rigidità generale attorno agli occhi che è causata e peggiorata sforzando la vista, specialmente eseguendo un lavoro fine, come ricamo o riparazione di orologi, o leggere un libro stampato in piccolo.Bruciore e rossore degli occhi.Nevralgia facciale, peggiorata con il freddo, peggiorata stando sdraiato.
  • Schiena:
    Mal di schiena, lombalgia e sciatica, migliorato stando sdraiato.Rigidità cervicale.Dolori toracici alla schiena che impediscono la respirazione.Sensazione di debolezza alla schiena.
  • Estremità:
    Dolori artritici, peggiorati dal tempo freddo umido, dallo sforzo e dalle distorsioni.Dolori tipo ammaccatura o indolenzimento con rigidità.Traumi ai tendini, provocati da distorsioni o storte alle articolazioni che producono rigidità e contusione.Borsite e tendinite acuta, spesso con versamento.Traumi al periostio; contusioni al periostio.Uso eccessivo cronico o trauma ai tendini che provoca fibrosi e tumori nodulari, particolarmente comune ai polsi.Debolezza e rigidità che impedisce di alzarsi da una sedia.Cisti dei gangli nervosi. Neuroma

Rimedi complementari: sequele di traumatismi ossei: ARNICA, SYMPHYTUM, RUTA

  • Di fondo: CALCAREA PHOSFORICA, STRAMONIUM CARBONICUM, CALCAREA CARBONICA, SEPIA, SULFUR.
  • Verso il miglioramento: CALCAREA PHOSFORICA, COLCHICUM, BRYONIA, SULFUR
  • Verso il peggioramento: CAUSTICUM, ACIUDUM FOSFORICUM, ACIDUM SOLFORICUM.
  • nessuno.
  • CAMPHORA
  • Prima diluizione utilizzata: 5 CH
  • In acuto: dalla 5 alla 7 CH, 5 granuli, da due a quattro volte al dì. In caso di dolori molto intesi è preferibile utilizzare la 15 CH, 3 granuli 1-2 volte al giorno secondo il parere del medico o del farmacista

1.Affezioni a seguito di traumatismi o sforzi muscolari prolungati.
2.Astenia e fatica estrema generale e locale.
3.Sensazione di indolenzimento e di ammaccatura di tutto il corpo.
4.La parte su cui giace diviene dolente e deve cambiare posizione con agitazione costante.
5.Peggiora con il freddo umido, il riposo giacendo o seduto, il tatto. Migliora con i movimenti e variazioni di posizione.
6.Fatica dolorosa dei globi oculari.
7.Prolasso del retto a seguito di defecazioni con eccessivo sforzo.
8.Lombosciatalgie che migliorano giacendo sul dorso.
9.Dolori delle cosce allungando le gambe.
10.Verruche lisce e piane al palmo delle mani.

Morrison R.: Manuale guida ai sintomi chiave e di conferma. 1998. Bruno Galeazzi. Bassano del Grappa.
Demarque D. et al.: Farmacologia e materia medica omeopatica. 2013. Tecniche Nuove. Milano.
Zissu‑Guillaume: Materia medica omeopatica. 1996. Marrapese Editore.

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