Vipera Redi

Vipera Redi

Valeriana-Officinalis

Classe di appartenenza del Farmaco: Animale

Che cos’è (Denominazione Scientifica): Vipera Aspis L., e Vipera Berus (descritte insieme in quanto le loro patogenesi presentano poche differenze)

Il farmaco è ottenuto a partire da / come si presentaVipera aspis L, la vipera aspide, è una specie comunenell'Europa meridionale.
Se ne utilizza il veleno, chiamato Vipera redii dal nome del medico italiano Redi che ne studiò l'azione nel XVII secolo, che contiene i seguenti principi attivi essenziali:
–elementi minerali presenti nel veleno di tutti i serpenti;
–glucidi, lipidi, amine (serotonina);
–enzimi;
–fosfolipasi, che attaccano le membrane cellulari;
–enzimi procoagulanti, che attivano i fattori V e X;
–ialurosidasi, fosfoesterasi ossidoriduttrici;
–una tossina emolitica e coagulante.
Inoltre esso contiene una proteina, la kistrina, che si unisce a certe glicoproteine coinvolte nella cascata biochimica della coagulazione, bloccandone così la loro azione

USI DEL FARMACO IN OMEOPATIA

  • Flebiti superficiali
  • Varici, varicosità, sindrome delle gambe pesanti
  • Porpora, ecchimosi, petecchie.
  • Flebiti. Varici.
  • Bambini a sviluppo ritardato.
    Adulti con senilità precoce.
  • Sconosciuti
  • Peggioramento:
    lasciando pendere gli arti verticalmente; con il freddo; al contatto ed alla pressione;con le variazioni del tempo, prima delle mestruazioni
  • Miglioramento:
    tenendo le gambe sollevate; dopo i cicli, con l'esercizio leggero.
  • Infiammazione dolorosa con edema.
    Dolori nelle regioni infiammate che si aggravano lasciando penzolare l'arto.
    Sensazione di peso doloroso.
    Ecchimosi.
    Vipera è il rimedio la cui patogenesi è corta ed incompleta, ma i cui sintomi sono di tre tipi che si sono dimostrati di grande valore in clinica.
  • sconosciuti
  • Faccia:
    Edema della faccia, della lingua e delle labbra
  • Pelle:
    Pelle livida, bruna e fredda
  • Muscolo-scheletrico:
    Paralisi di tipo ascendente.
  • Estremità:
    Dolori come se le vene dovessero scoppiare e che obbligano a tenerle sollevate.

Rimedi complementari: AESCULUS, ARSENICUM ALBUM, HAMAMELIS, LEDUM.

  • Di fondo: Calcarea fluorica,acidum nitricum, phosphorus.
  • Verso il miglioramento: HAMAMELIS, LEDUM, PULSATILLA
  • Verso il peggioramento: PHOSPHORUS, CARBO VEGETABILIS.
  • sconosciuti.
  • sconosciuti.
  • Prima diluizione utilizzata: 5 CH
  • Flebiti superficiali: da 7 a 15 CH, 3 o 5 granuli da due a sei volte al dì secondo il parere del medico o del farmacista; (l'alternanza con Arnica e Apis si rivela spesso efficace)
  • Varici, varicosità, sindrome delle gambe pesanti, porpora, ecchimosi, petecchie: 5 o 7 CH, 5 granuli da due a tre volte al dì.

1.Infiammazione dolorosa con edema.
2.Dolore da scoppio aggravato lasciando pendere gli arti dolenti.
3.Ecchimosi, emorragie di sangue nero poco coagulabile.
4.Miglioramento sollevando la parte malata.
5.Interessamento delle vene, varici, flebiti e periflebiti.
6.Interessamento epatico con dolore all'epigastrio.
7.Pelle fredda, marezzata: di macchie livide, brunastra, ecchimotiche.8.Paralisi di tipo ascendente

Morrison R.: Manuale guida ai sintomi chiave e di conferma. 1998. Bruno Galeazzi. Bassano del Grappa.
Demarque D. et al.: Farmacologia e materia medica omeopatica. 2013. Tecniche Nuove. Milano.
Zissu‑Guillaume: Materia medica omeopatica. 1996. Marrapese Editore.

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