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In tanti casi l’omeopatia è più rapida della medicina tradizionale:
faringiti
cistiti iniziali
sinusiti
febbre moderata
mal di gola all’esordio
colpi di freddo
traumi fisici
traumi emotivi
Quando il rimedio è giusto, il miglioramento può arrivare in poche ore.
Ma… non sempre è sufficiente.
I sintomi che indicano che è ora di chiamare il medico
Ecco la regola d’oro:
se l’evoluzione non è positiva entro la finestra di sicurezza, serve una valutazione medica.
Nel concreto, cosa vuol dire?
febbre oltre 39°C persistente per 48 ore
febbre che aumenta invece di calare
brividi forti e continui
difficoltà a bere o a urinare
Questi segnali richiedono valutazione.
Se stai trattando con omeopatia:
tosse importante
mal di gola intenso
otite sospetta
cistite
sinusite
influenza
dopo 2–3 giorni non c’è nessun segnale di miglioramento,
meglio evitare rischi e rivolgersi al medico.
difficoltà respiratoria
dolore toracico
vomito incoercibile
segni neurologici
confusione o sonnolenza anomala
disidratazione
Questi non aspettano: vanno visti subito.
febbre molto alta + rigidità del collo
dolore all’orecchio con pianto inconsolabile
tosse persistente che impedisce il sonno
difficoltà respiratoria o rientramenti costali
otite con fuoriuscita di liquido
Nei bambini la soglia di attenzione è più breve.
Per le patologie croniche la regola cambia:
l’omeopatia è una medicina di bioregolazione, non di effetto immediato.
Esempi:
ipertensione
colesterolo alto
prediabete
disturbi tiroidei
allergie croniche
ansia di lunga data
Servono 3–6 mesi per valutare un cambiamento profondo.
La finestra si stabilisce con il terapeuta.
Se dopo alcuni mesi non ci sono miglioramenti, allora si valuta un approccio integrato con la medicina ufficiale.
La soluzione migliore è quasi sempre questa:
Il trattamento integrato:
evita rischi
accelera la guarigione
riduce gli effetti collaterali
lavora su più livelli contemporaneamente
Ricordiamo tutti i casi di cronaca in cui si è evitato l’antibiotico troppo a lungo…
ed è finita male.
Questo succede quando manca il buonsenso clinico, non quando si usa l’omeopatia in modo corretto.
- Ogni situazione è diversa.
- Ogni organismo risponde a modo suo.
- Ogni terapia deve essere monitorata.
Il buon senso del paziente e l’esperienza dell’omeopata sono ciò che permette di capire la cosa più importante:
“Posso continuare con l’omeopatia?”
oppure
“È il momento di intervenire con un farmaco tradizionale?”
E non bisogna mai avere timore di chiedere.
✔️ l’omeopatia è veloce ed efficace negli acuti
✔️ alcuni segnali richiedono il medico
✔️ nelle croniche servono mesi di lavoro
✔️ l’abbinamento omeopatia + medicina ufficiale è l’approccio più sicuro
✔️ non bisogna mai improvvisare
Se non sai se continuare una cura omeopatica o se è il momento di ricorrere al medico,
possiamo parlarne insieme.
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