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Una domanda legittima, ma che merita una risposta chiara, onesta e — soprattutto — utile.
La verità è semplice: nessuna branca della medicina cura tutto.
Non lo fa la medicina tradizionale, non lo fa la chirurgia, non lo fa la medicina fisica, ...
E, ovviamente, non lo fanno neppure le medicine complementari.
Quindi mettiamoci subito d’accordo:
l’omeopatia non è una medicina alternativa
❤️ ma complementare, integrabile e preziosa in tante situazioni.
A differenza della medicina tradizionale, che spesso “spegne” il sintomo, l’omeopatia lavora su un altro livello:
➡️ stimola la capacità dell’organismo di reagire, di riequilibrarsi, di guarire.
Questa è anche l’idea alla base delle tendenze patologiche identificate da Hahnemann — una sorta di “storia naturale” della malattia vista con gli occhi dell’omeopatia.
Psora – piccoli squilibri funzionali, infiammazioni leggere, disturbi cutanei, problemi digestivi.
Tubercolinismo – disturbi ricorrenti delle mucose: bronchiti, sinusiti, allergie, raffreddori frequenti.
Sicosi – accumulo di tossine: cisti, polipi, verruche, congestioni ricorrenti.
Lue – tendenza lesionale: ulcere, lesioni profonde, degenerazioni strutturali.
➡️ Più la malattia è avanzata verso la fase lesionale (lue), meno l’omeopatia può “invertirla”.
➡️ Più siamo nelle prime 2-3 fasi, più l’omeopatia può aiutare a ristabilire un equilibrio vero e duraturo.
Acuti in fase iniziale:
faringiti
cistiti iniziali
febbre moderata
otiti iniziali
sinusiti
traumi fisici o emotivi
Disturbi cronici funzionali:
allergie
disturbi digestivi
ansia, irritabilità, insonnia lieve
ricadute frequenti stagionali
problemi cutanei ricorrenti
Disfunzioni di vario genere
Regolazione del terreno e della diatesi tubercolinica nei bambini soggetti a malattie invernali, herpes, cistiti, ...
Ecco dove si fermano i suoi limiti fisiologici:
ossa fratturate (laddove serve intervento chirurgico - aiuta il consolidamento)
tendini lacerati
lesioni irreversibili d’organo
cardiopatie avanzate
Qui l’omeopatia non può “guarire”, ma può supportare la convalescenza e migliorare la qualità di vita.
polmoniti avanzate
pielonefriti
otiti con perforazione
infezioni sistemiche
Qui l’antibiotico è indispensabile.
L’omeopatia può affiancare, ma non sostituire.
appendicite (quando il chirurgo ritiene vada operata per evitare complicazioni)
ernie
cisti complicate
occlusioni
L’omeopatia può aiutare prima e dopo, ma la chirurgia è necessaria.
demenze avanzate
malattie autoimmuni aggressive
lesioni nervose permanenti
Qui il suo ruolo è di supporto, non di cura.
Può fare moltissimo, ma non tutto.
-Può riequilibrare un organismo in difficoltà.
-Può velocizzare la guarigione negli acuti.
-Può ridurre ricadute e infiammazioni ricorrenti.
-Può migliorare la qualità della vita nelle patologie croniche.
-Può integrare la medicina tradizionale e renderla più efficace.
➡️ Ma NON può sostituire la medicina ufficiale in condizioni gravi, urgenti o lesionali.
E questa non è una sconfitta, ma solo buon senso clinico.
L’omeopatia cura molto, ma non tutto.
E il suo valore sta proprio qui: nel saper essere complementare, utile, intelligente e rispettosa dell’organismo.
Il percorso migliore è sempre integrato, personalizzato e soprattutto… guidato da un professionista.
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Sono qui per aiutarti a capire qual è la strada più sicura ed efficace per te.
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