
- -15%
- Risparmia 15%
Classe di appartenenza del Farmaco: Vegetale
Che cos'è (Denominazione Scientifica): Ferula assa foetida L., assafetida.
Il farmaco è ottenuto a partire da / come si presenta: Ferula assa foetida L., è una pianta robusta della famiglia delle Ombrellifere, originaria delle regioni desertiche dell'Asia che può raggiungere i 2 metri di altezza.
La tintura madre viene preparata con la gommoresina ottenuta incidendo la radice e contiene:
- un'essenza ricca di disolfuri (causa del suo cattivo odore);
- una resina composta soprattutto da esteri di acidi aromatici e di alcol terpenici;
- gomma;
- cumarine, in particolar modo l'ombrelliferone e i suoi derivati, che inducono fenomeni spastici o convulsivi.
Colite. Convulsioni. Stipsi. Dolori ossei. Gastrite. Globo isterico. Irite. Isteria. Parestesie. Sifilide. Ulcere cutanee.
Soggetto grasso, pletorico, d'aspetto florido, molto nervoso e molto sensibile al dolore (esagera tutte le malattie), con circolazione nervosa molto sviluppata.
Molti autori hanno descritto un aggravamento generale o sintomi isterici da soppressione delle secrezioni.
Indicato in modo prominente per convulsioni isteriche.
Principalmente è un rimedio luetico.
Isteria, specialmente se associata a problemi intestinali.
Rimedi complementari:
Di fondo: Luesinum, Mercurius.
Evolutivi:
Incompatibili: nessuno.
Antidoti: Camphora, China, Mercurius.
Prima diluizione utilizzata: 5 CH
In acuto: dalla 5 alla 9 CH, 3 granuli prima dei pasti e all'insorgere dei sintomi.
1. In un soggetto pletorico, ipersensibile al dolore, a seguito di una sindrome scrofolosa o di sifilide (abuso di mercuriali), o per soppressione di eliminazioni, o su base isteroide ad eredità luetica.
2. Nervoso, irritabile, agitato, ipersensibile, esagera le sue malattie, triste, depresso, d'umore variabile,ansioso, si perde per il minimo motivo mentale o fisico.
3. Dolori acuti dal davanti all'indietro, costrittivi, notturni (ossei), accompagnati da ingorgo.
4. Secrezioni abbondanti, icorose e fetide.
5. Ulcerazioni profonde, dai bordi bluastri, con secrezione icorosa e fetida, ipersensibili al minimo contatto, con dolori lancinanti soprattutto di notte.
6. Sensazione di ingorgo associata o non ai dolori.
7. Peggiora con il riposo, la notte, il contatto, le applicazioni calde; migliora all'aria aperta, con il movimento moderato.
8. Flatulenza con costrizione epigastrica: bolo rigurgitante che obbliga a deglutire con sollievo.
9. Distensione addominale con gas fetido, diarrea postprandiale o notturna con coliche, feci acquose, gialle o brune, fetide.
10. Scolo nasale fetido.
11. Costrizione toracica con ostacolo alla respirazione, dispnea dopo i pasti o il coito, palpitazioni, lipotimie, vampate di calore.
12. Tendenza all'aborto in donne deboli, dalla facies congesta. Disturbi della lattazione: poco latte nelle puerpere e montata lattea quando non è più necessaria.
13. Dolori ossei e periostei più gravi di notte (tibia mastoide, ossa della faccia e del cranio).
14. Ulcerazioni bluastre, dai bordi duri, sensibili al contatto, sanguinanti con secrezione icorosa, fetida ed irritante.
Morrison R.: Manuale guida ai sintomi chiave e di conferma. 1998. Bruno Galeazzi. Bassano del grappa.
Demarque D.et al. : Farmacologia e materia medica omeopatica. 2013. Tecniche nuove. Milano.