Arnica Montana

Arnica Montana

Classe di appartenenza del Farmaco: Vegetale

Che cos’è (Denominazione Scientifica): Arnica montana L.- Arnica
Pianta perenne della famiglia delle Composite che cresce soprattitto in montagna.

Il farmaco è ottenuto a partire da / come si presenta:
La composizione della tintura madre, che viene preparata dalla pianta fresca intera, è complessa e contiene:
- flavonoidi (tropismo nervoso ed effetto cardiotonico);
- pigmenti carotenoidi (azione antinevralgica, antinfiammatoria e antiecchimotica);
- fenoli (proprietà antibiotiche e fungicide);
- lattoni (irritanti pelle).

Usi del farmaco in Omeopatia

  • Traumi:
    Per ogni tipo di trauma, sia generale sia locale. Tutti i casi di shock, cadute, incidenti, piaghe.
    Cure pre e postoperatorie.
    Conseguenze del parto, ematomi cefalici dei neonati.
    Emorragie di lieve o media intensità (azione vasoprotettrice).
  • Affaticamento muscolare:
    Conseguenze di lavori pesanti, lunghe camminate o qualsiasi sforzo muscolare che provochi indolenzimento.
    Sforzo cardiaco degli sportivi.
    Raucedine dei cantanti o degli oratori.
    Insonnia conseguente ad affaticamento fisico o intellettuale.
  • Affezioni capillari o venose:
    Fragilità capillare
        - porpora spontanea;
        - emorragie congiuntivali;
        - ematomi o cochimosi al minimo trauma;
        - eruzioni con l'aspetto di ecchimosi violacee, tendenza alle varici e teleangectasie.
    Nefriti ematuriche.
    Ematurie microscopiche dovute alle pratiche sportive faticose.
    Varici dolorose, sensibili all'affaticamento.
    Accessi emorroidari acuti.
    Ruolo protettivo delle arterie negli ipertesi e nei coronarici e, in sostanza, ha un'azione vasoprotettrice in tutti i casi di affaticamento cardiovascolare.
  • Sindromi febbrili adinamiche
    Negli stati febbrili accompagnati da fenomeni emorragici si può efficacemente associare Arnica ai trattamenti antibiotici classici.

Indicazioni Cliniche in ordine alfabetico:
Angina. Artrite. Ascessi. Concussioni. Contusioni. Costocondrite. Decorso post-operatorio. Distorsioni. Doglie. Eczema. Gastrite. Gotta. Influenza. Interventi odontoiatrici. Lesioni e traumi. Malaria. Meningite. Pertosse. Polmonite. Psoriasi. Reumatismi. Sepsi. Stravaso di sangue. Trauma cranico. Traumi cerebrali.

Tipo Sensibile
Sanguigni, pletori, dal viso rosso e occhi iniettati, ipersensibili, temono di essere urtati (fragilità capillare) con tendenza all’imbibizione idrica.

Diatesi: Psorica, sicotica.


Segni Eziologici

Acuti:
Il trauma
- fisico: chiuso. Colpi, contusioni, caduta, afonia degli oratori, movimenti del feto dolorosi, emottisi traumatica, tosse faticosa, fatica e strapazzo muscolare, emorragie traumatiche, malattie infettive acute con astenia.
- mentale: affaticamento, malinconia, paura.

Ereditari e Diatesici:
La pletora (fase di eccitazione), con fragilità vascolare (fase di depressione: psora = prima fase; sicosi = seconda fase).

Modalità

  • Peggioramento:
    con il più lieve contatto;
    con le scosse, il movimento;
    con il freddo umido.
  • Miglioramento:
    con il riposo;
    coricandosi con la testa più bassa;
    con le applicazioni calde.

SINTOMI GENERALI
Trauma con stravaso di sangue, contusione, distorsione, etc.
Conseguenze a lungo termine di traumi.
Estremamente utile in pazienti nel post-operatorio, sia per i dolori che per promuovere una guarigione più rapida.
Aggravamento generale a causa di sforzi fisici.
Sensazione di ammaccatura. Può sentirsi "come se fosse stato percosso".
cuscino o il letto.
Ogni cosa sembra troppo dura, persino il cuscino o il letto.
Irrequieto a letto, perché non riesce a trovare una posizione confortevole.
Aggravamento generale provocato da un urto, perciò ha paura di essere avvicinato per timore di essere toccato o urtato.
Aggravamento generale con tempo umido, o freddo e umido.
Testa calda, corpo freddo specialmente in corso di febbre. Calore della parte superiore del corpo con freddo nella metà inferiore.
Febbre ricorrente. Malaria. Febbre tifoide.
Odori putridi, "di uova marce".

SINTOMI MENTALI
Paura di malattie cardiache, specialmente di notte.
In casi gravi quando il paziente è mentalmente confuso o delirante, crede di stare bene e di non avere bisogno di un medico.
Irritabile e con avversione per la compagnia, specialmente quando ha dolori.
Risponde correttamente alle domande e poi si addormenta, come in caso di concussione o delirio.
Cupo, taciturno.
Stupore dopo trauma cranico.


SINTOMI LOCALI

  • Testa:
    Concussione.
    Trauma contusivo o da corpo estraneo, all'occhio o all'orbita.
    Estrazioni dentarie e altri interventi, utile per il dolore o per il sanguinamento.
    Aiuta il recupero post-operatorio, dopo interventi di chirurgia generale o plastica.
    Epistassi lavandosi la faccia, tossendo, o per un trauma.
    Testa calda e corpo freddo.
    Perdita della vista o dell'udito dopo trauma cranico.
    Alito maleodorante.
    Meningite.
    Ictus cerebrale con faccia rossa, pletorica.
  • Gastro-intestinale:
    Dissenteria.
    Gastrite.
    Eruttazioni o flatulenze dall'odore di "uova marce".
  • Urogenitale:
    Eccellente rimedio per le doglie; spesso è di aiuto per la sensazione di indolenzimento ed ammaccatura dell'utero e accelera la dilatazione della cervice.
    Allevia anche l'indolenzimento dopo il parto.
    Ritenzione urinaria.
  • Torace:
    Tosse provocata dal pianto.
    Pertosse, con indolenzimento ed epistassi.
    Angina pectoris. Malattia cardiaca degenerativa.
    Costocondrite.
    Polmonite.
    Emottisi.
  • Muscolo-scheletrico:
    Contusioni della spina dorsale.
    Distorsioni o stiramenti alla schiena con marcato indolenzimento.
    Artrite con articolazioni indolenzite, rigide, peggiorata con il freddo e l'umido.
    Distorsioni acute. Fratture. Contusioni.
    Mialgie, specialmente dopo sforzo eccessivo.
    Indolenzimento e sensazione di ammaccatura sulle parti su cui appoggia, qualunque parte del corpo. Il paziente deve muoversi e sembra irrequieto.
    Gotta.
    Paralisi dopo trauma o ictus.
  • Cute:
    Eruzioni simmetriche.
    Eruzioni che si manifestano dopo un trauma.
    Eczema. Psoriasi. Bolle. Porpora.

RELAZIONI MEDICAMENTOSE

Rimedi complementari:

  • Diatesici: Natrum Sulfuricum, Calcarea Carbonica.
  • Sintomatici: Aconitum Napellus, Hypericum, Ipeca, Pyrogenium, Rhus Toxicodendron, Veratrum Album.

Di fondo: Sulfur, Lachesis, Calcarea Carbonica, Natrum Sulfuricum.

Evolutivi:
    • Verso il miglioramento: Calcarea Carbonica, Sulfur.
    • Verso il peggioramento: Pyrogenium, Arsenicum Album, Echinacea → Opium.
      
Incompatibili: Rhus Toxicodendron.

Antidoti: Aconitum Napellus, Arsenicum Album, China, Ipeca.

DILUIZIONI E POSOLOGIE

Prima diluizione utilizzata: TM

Nelle affezioni acute in genere viene prescritta alla 7, 9 o 15 CH.
In traumatologia è utile somministrarla il più presto possibile per limitare ematomi e dolori: ad
esempio, una dose appena possibile dopo il trauma, poi 5 granuli ogni ora, diminuendo le assunzioni in base al miglioramento.
Nelle affezioni croniche (nefriti ematuriche croniche, ematurie microscopiche) assumere 5 granuli, 15 o 30 CH, due volte al di.

PROFILO SINTETICO DI: Arnica Montana

1. In un pletorico di preferenza, con fragilità vascolare, sotto l'effetto di un trauma chiuso, di una fatica muscolare o di un sovraccarico nervoso.
2. Irritabile, ma triste e pauroso, ansioso, indifferente e disperato; paura di essere toccato, debole ed abbattuto, talvolta negli stati adinamici gravi: stupore e delirio (pretende di non essere malato).
3.  Sensazione di stanchezza, indolenzimento, di contusione generale e locale.
4. È agitato, non riesce a trovare una buona posizione. È così contuso che anche il letto gli sembra duro.
5. Sanguina: ecchimosi, ematomi, emorragie viscerali, digestive o cerebrali di preferenza: viso e testa caldi, naso e corpo freddi.
6. Secrezioni putride, soprattutto digestive: eruttazioni di uova marce, defecazione involontaria durante il sonno (stati adinamici).
7. Insonnia con agitazione o sonno con incubi: gemiti mentre dorme, risveglio brusco con timore della morte.
8. Peggioramento con il minimo contatto (causa esterna di inizio), con le scosse, il movimento e il freddo umido.
9. Miglioramento coricandosi con la testa più bassa, con il riposo, con le applicazioni calde.
10. Tosse secca, spasmodica durante il sonno.
11. Tendenza alle eruzioni simmetriche (eczema, foruncoli).


Morrison R.: Manuale guida ai sintomi chiave e di conferma. 1998. Bruno Galeazzi. Bassano del grappa.

Demarque D.et al. : Farmacologia e materia medica omeopatica. 2013. Tecniche nuove. Milano. 

Zissu-Guillaume : Materia medica omeopatica. 1996. Marrapese Editore.

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